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Sabato mattina

Corteo per l’ospedale di San Giovanni Bianco: strada bloccata e lunghe code fotogallery

La manifestazione ha visto l'occupazione dell'incrocio della strada provinciale con il ponte che porta all'ospedale.

San Giovanni Bianco. Sabato mattina movimentato quello del 7 agosto a San Giovanni Bianco. La manifestazione a favore dell’ospedale di San Giovanni Bianco, partita dal Piazzale degli Alpini verso le 9, ha provocato l’occupazione della strada, non prevista dagli organizzatori.

Litigi anche tra alcuni sindaci (erano presenti tutti quelli della Valle Brembana) e membri della Digos: “Il disagio per l’ospedale è più grande di un sabato mattina con traffico bloccato”, le parole dei primi cittadini.

La manifestazione era stata inizialmente concordata con partenza alle 8.30 dal piazzale del mercato a San Giovanni Bianco e corteo sui marciapiedi, senza occupare la strada. Un gruppo di manifestanti ha deciso comunque di occupare la strada e bloccare il traffico.

“L’ospedale ha sempre lavorato bene, la perdita dei servizi essenziali è illogica – hanno commentato i componenti del Comitato Pro Ospedale – Parlano di un Pronto Soccorso efficiente, reso però tale solo grazie al lavoro ed all’abnegazione del personale sanitario. I reparti sono agibili solo fino al venerdì: se questo è il servizio offerto, non ci siamo. Troveremo il modo di arrivare fino in Regione o continueremo con altre manifestazioni. Rivogliamo un ospedale con la piena efficienza”.

“A distanza di 5 anni, la gente ha risposto presente – ha commentato Marco Milesi, sindaco di San Giovanni Bianco – Queste persone stanno chiedendo rispetto per i cittadini della valle e per i sessant’anni di storia di un ospedale che ha dimostrato molto anche nel periodo pandemico. Adesso è arrivato il momento di lavorare tutti uniti, senza scaricare le colpe, ma lottare per una struttura efficiente. Ricordo che, ad oggi, non è stata ipotizzata alcuna chiusura dell’ospedale, ma dobbiamo continuare a pretendere una struttura che possa erogare servizi H24. Un ospedale sempre pronto, dove al centro ci sia esclusivamente la salute del paziente. Chiediamo che vengano ripristinati in pieno gli ambulatori, un pronto soccorso efficace H24, con il supporto anche dei medici di base. Vanno previsti incentivi anche per i medici. Dobbiamo dire grazie poi a chi è qui a pretendere che vengano erogati i servizi sanitari necessari. Dalle parole si passi ai fatti”.

“Non chiediamo nulla di straordinario, chiediamo solo di essere trattati alla pari di altri presidi ospedalieri – ha commentato Jonathan Lobati, presidente della Comunità Montana – Chiederemo di mantenere i servizi, che vengano rispettate le parole dette e gli impegni presi. Una lotta da fare tutti insieme, perché il territorio della Valle Brembana non ha colori politici”.

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